Scarpe da running

> Come è fatta una scarpa da running ?

E’composta sostanzialmente da 3 parti:

Il battistrada è la suola, la parte solitamente nera, che viene a contatto con il terreno e che di solito viene rapidamente consumata dal continuo attrito. Un consumo del tallone lato esterno è assolutamente normale e vedremo poi il perché.

Triathlon

Ricordatevi che i triathlon sono veramente duri solo a seconda delle distanze e del vostro grado di allenamento. Molti conoscono il triathlon solo grazie all’Ironman delle Hawaii, ma oggi la maggior parte delle gare è ben più corta, umana e forse divertente. Sicuramente molto più facile da preparare ed alla portata di tutti. Una gara sprint per un atleta normale, un amatore, si percorre in 1h 15’, 1h 30’, niente di impossibile anche allenandosi solo 3-4 volte la settimana.

Potenza aerobica

 

(Tratto da uno splendido articolo di Giorgio Rondelli, uno dei più noti allenatori d’atletica Italiani. Tra le sue esperienze, lo ricordiamo come opinionista e commentatore televisivo, scrive da sempre per la rivista cult “Correre”. Ha allenato ed allena numerosi olimpionici, tra cui ricordiamo Venanzio Ortis, Alberto Cova, Francesco Panetta, Renato Goffi).

Trekking

> come si legge ed utilizza una carta geografica/topografica ?

La scala della carta

La scala di una carta dice a chi la usa di quante volte il disegno del terreno è più piccolo del terreno reale. Una scala 1 : 10.000 (leggi “uno a diecimila”) significa che quello che sulla carta ha la lunghezza di un centimetro, nella realtà, ha invece una lunghezza di 10.000 centimetri ossia 100 metri. Una pianta di una città è di solito fatta con una scala di questo valore.

Passeggiando in alta quota

10 CONSIGLI PER IL TREKKING

> Non sottovalutate l’impegno: scegliete un itinerario adatto alla vostra preparazione fisica e tecnica e calcolate il tempo di percorrenza per evitare sorprese.

> Se il tempo è brutto, spesso è meglio rinunciare all’escursione. Potete sempre tornarci un'altra volta, la montagna non scappa.

Teoria dell'allenamento

Qualunque sport richiede un mix particolare di abilità; chiunque di noi dovrà lavorare ed allenare questo mix, adattandone la composizione, la quantità e qualità in base allo sport praticato ed alle esigenze del singolo, soprattutto in base alle proprie attitudini e capacità fisiche. L’allenamento perfetto o ideale non esiste:

Maratona

Per preparare una maratona occorrono da 2 a 6 mesi, suddivisi in varie fasi di allenamento, a seconda del vostro grado di preparazione ed esperienza. Per un podista alle prime armi consigliamo caldamente almeno 6 mesi di preparazione, un altleta agonista può togliersi delle soddisfazioni già con 2 mesi abbondanti. Sconsigliamo di avventurarsi in una maratona con meno di un anno di corsa alle spalle, e senza essendo in grado di correre senza grosso sforzo per almeno 40’, 2 volte alla settimana.

Lo stile nella corsa

Molti di noi non si sono mai post il problema del proprio stile di corsa, forse ritenendo che sia ininfluente, o che non si possa migliorarlo o che sia troppo tardi per farlo. Niente di più sbagliato! Si sentono spesso molte di queste giustificazioni, ed alcune sembrerebbero anche avere una logica. Tuttavia, l’evidenza dei fatti dimostra che a volte basta migliorare qualche dettaglio per guadagnare minuti e spendere meno energie, tutte cose che spesso in una maratona fanno la differenza.

Abbigliamento tecnico

A parte le calzature, non scordatevi l’importanza dei capi di abbigliamento da indossare durante gli allenamenti. Abbigliamento non appropriato o di cattiva qualità può comportare affaticamento prematuro, abrasioni, allergie, vesciche, disidratazione: tali fattori sicuramente contribuiscono a non farvi gustare appieno il vostro sport preferito. Non da ultimo, possono indurre ad abbandonare – cessare - non portare a termine l’allenamento secondo quanto in programma; tutto quanto sopra sicuramente non aiuta a migliorare le prestazioni.

Nuoto

> I fondamenti dello stile libero

Ecco qualche utile consiglio per tutti i nuotatori già in grado di fare senza difficoltà numerose vasche a stile libero con un minimo di impostazione tecnica, ovvero nuotando a testa sotto con respirazione laterale, senza annaspare ad ogni bracciata. Quando riflettiamo sui nostri allenamenti in piscina dobbiamo sempre porci la domanda se le nostre numerose vasche stanno incrementando la nostra sensibilità tecnica, o stanno solo consolidando degli errori della nuotata.